Guida autonoma - precisa e sicura

Diversi studi dimostrano che i dati GPS e un corrispondente sistema di visualizzazione sono sufficienti per navigare un veicolo da A a B in modo completamente autonomo. Alcune manovre possono dover essere insegnate al sistema in anticipo guidando il veicolo su questi passaggi da un operatore umano, ma non tutti i percorsi devono essere addestrati, perché con il giusto algoritmo il veicolo può anche imparare dalle manovre passate se le situazioni sono abbastanza simili - il sistema si adatta. Nei prossimi anni ci si aspetterà sempre di più dall'industria automobilistica. Molti produttori si affidano già oggi a una varietà di sensori come radar, LiDAR, sensori ad ultrasuoni, telecamere, ecc. e li stanno fondendo nella percezione ambientale del veicolo.


Nel traffico, o meglio in un ambiente in continua evoluzione, ci sono molte altre sfide a cui l'uomo ha ancora l'istinto meglio addestrato grazie alla sua percezione dell'ambiente (o per aggirare la questione della responsabilità) come sistema sofisticato per reagire correttamente, nonostante tempi di reazione molto più elevati. La SAE (Society of Automotive Engineers) ha suddiviso le modalità di guida in sei livelli, a partire dal livello di autonomia 0, dove non c'è automazione, fino al livello di autonomia 5: automazione completa. Dal livello di autonomia 3 in su (automazione condizionata), il sistema prende il controllo dell'ambiente. Alcuni costruttori promettono di offrire presto il livello di autonomia 5, ma i modelli di auto più comuni oggi sono tra il livello di autonomia 2 e al massimo il livello di autonomia 3.
Quando si tratta di sicurezza, l'industria è all'avanguardia. Per classificare un sistema autonomo come sicuro e certificarlo di conseguenza, oltre all'automazione devono essere considerati anche i relativi aspetti di sicurezza. Così, l'industria logistica si avvale di una tecnologia di sensori con la quale è possibile raggiungere un livello di prestazioni. Si parla di protezione della macchina e/o del personale. La tecnologia dei sensori per il riconoscimento di oggetti è sufficiente, ad esempio, se la macchina o altri oggetti devono essere protetti dalla collisione. Se, tuttavia, le persone sono presenti in un'area, ad esempio, attraversata da un robot intralogistico, i dispositivi di protezione non separatori devono essere scelti in modo tale da poter essere utilizzati per la protezione del personale e da soddisfare le norme corrispondenti. A questo scopo si utilizzano solitamente barriere fotoelettriche, scanner laser (ad es. LiDAR) o sistemi di protezione supportati da telecamere.
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